Cronista Impressionista e Impressionato
di Francesca Fabbri Fellini
Vincenzo Mollica è nato a Formigine, in provincia di Modena, il 27 gennaio del ‘53 sotto il segno dell’Acquario.
Ad appena tre mesi di vita raggiunse il padre Pasquale, già stretto collaboratore di Benigno Zaccagnini, in Canada, paese di cui ha il passaporto, per poi ritornare in Italia dopo sette anni, a Motticella, frazione di Bruzzano Zeffirio, paese di origine del genitore.
Appassionato sin da ragazzo di fumetti, cinema e affascinato dalla canzone d’autore, ha compiuto gli studi di scuola superiore al Liceo Classico di Locri.
Quando aveva 25 anni nel 1978, a Chianciano incontra per la prima volta Federico Fellini per intervistarlo per una televisione privata, lo ritroverà 2 anni più tardi. Tra i due inizierà un’amicizia che durerà per 13 annisino alla morte di Fellini.
Li univa l’Emilia Romagna, l’amore per i fumetti.
Per tutta la vita sono stati come 2 compagni di scuola.
Vincenzo ripete sempre : “Era una bellezza incontrare Fellini, era come incontrare tutta la fantasia del mondo messa insieme. Federico aveva una caratteristica fondamentale, aveva l’età della persona con cui parlava. Se chiacchierava con mia figlia Caterina, che aveva otto anni, allora lui aveva otto anni, se parlava con me aveva 27 anni, se parlava con Tonino Guerra, suo coetaneo, aveva quell’età. Era straordinariamente empatico e colloquiale, era curioso di tutto, della vita, voleva capire tutte le cose, era un artista straordinario. Un grande, come dice Manara, alla stregua di Michelangelo, Caravaggio, Leonardo. Fellini in un aggettivo ? Inarrivabile.”
Il 25 febbraio del 1980 è entrato a far parte della redazione del TG1 e ha realizzato i suoi primi servizi sui personaggi di Walt Disney, sul cantautore Francesco De Gregori e sul regista Nanni Moretti; è stato inoltre inviato speciale della RAI dal 1990 alla cerimonia del premio Oscar di Los Angeles, ai festival del cinema diVenezia e Cannes e a partire dal 1981 al Festival di Sanremo.
Ha realizzato le trasmissioni televisive Prisma, Taratatà, Sviste e Per fare Mezzanotte.
Negli anni ottanta è stato collaboratore del Radiocorriere TV. Tra le sue altre collaborazioni con giornali e riviste, sono da ricordare Linus, il Venerdì di Repubblica, Il Messaggero, l’Unità e il suo inserto satirico, Tango.
Disegnatore egli stesso, ha diretto, dal 1991 al 1995, la rivista il Grifo e nel dicembre del 2006 ha esposto le sue opere al Complesso del Vittoriano a Roma.
Ha curato la rubrica di approfondimento sullo spettacolo del TG1, DoReCiakGulp, in onda il sabato dal 20 gennaio 1998 al 29 febbraio 2020.
Su Rai Radio 2 ha condotto dal 2005 al 2008 Parole parole, storie di canzoni, una serie di appuntamenti radiofonici in cui ha intervistato i grandi autori ed interpreti della canzone italiana.
Appassionato di Internet, nel 2001 ha inaugurato il suo sito ufficiale RAI, primo giornalista della Tv di Stato ad avere un sito dedicato, da lui gestito insieme al giornalista Rai Riccardo Corbò. Dall’esperienza del sito, nel 2006, è nato il libro DoReCiakGulp, sempre curato da Corbò.
In occasione dell’evento a Trieste, di “Medicinema” (la onlus che si occupa di cineterapia), evento dal titolo “L’immagine che cura – Dal Sogno al Cinema: Federico Fellini”, ho voluto intervistare Vincenzo Mollica per parlare di mio Zio Federico.
Vincenzo un giorno mi ha detto : “Una delle regole principali della mia vita me l’ha insegnata tuo zio Federicoquando mi disse una massima che può sempre servire: mi disse Vincenzo, non sbagliare mai il tempo di un addio o di un vaffanculo, perché se lo sbagli di un solo secondo ti si potrebbe ritorcere contro.”
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