di Francesca Fabbri Fellini

Ray Bradbury nasce il 22 agosto 1920; terzo figlio di Leonard Spaulding Bradbury (un operaio elettrico) e di Esther Marie Moberg (di origine svedese) e passa i primi anni della sua vita nel Midwest in mezzo a sconfinate pianure spesso prede dei tornado. 
Dal 1934 (in piena depressione) la famiglia Bradbury si trasferisce a Los Angeles e qui a contatto con l’ambiente californiano Ray scopre la fantascienza.

RAY BRADBURY

La sua reputazione di scrittore di fantascienza è sancita con la pubblicazione di The Martian Chronicles(1950).
Nel 1953 esce Fahrenheit 451: è il trionfo.

Nel 1966 il regista François Truffaut ne trasse l’ omonimo film di successo.


Fahrenheit 451_film – 1966

Gli scritti di Bradbury hanno ricevuto molti riconoscimenti, ma il più inusuale è sicuramente quello attribuitogli da un astronauta della Missione ‘Apollo 11’ nel 1969 che battezzò un cratere lunare con il nome Dandelion’ dopo aver letto il racconto di Bradbury, ‘Dandelion Wine’. 
Nel corso della sua vita, Bradbury, si è impegnato anche in campo cinematografico e teatrale. 
Per John Huston ha scritto la sceneggiatura del celebre Moby Dick con Gregory Peck; in teatro ha adattato parecchi dei suoi racconti e anche episodi delle Cronache marziane.

Era un piacere bruciare”.

Chi non ricorda questa frase di “Farhnheit 451”, il romanzo di fantascienza di Ray Bradbury (completato in 9 giorni) che mostra ciò che la censura è in grado di fare a una società e perché gli esseri umani non dovrebbero accettare le regole imposte senza mettere in discussione le implicazioni che portano con sé. Anche solo provare a immaginare un mondo senza letteratura scritta è scioccante e triste.

Il romanzo nel 1953 venne pubblicato per la prima volta a puntate su ‘Playboy.

Fahrenheit 451_film – 1966

Bradbury è stato lo scrittore che ha ispirato generazioni di lettori a sognare, pensare e creare.

Ricordo una vecchia intervista a Ray Bradbury del 2002 sulla fantascienza: Guerre Stellari, Matrix, le origini delle sue storie, e su come abbia inventato il walkman, per la prima volta,in un suo romanzo.

Riporto qui alcune delle sue risposte:

D: È vero che anche Federico Fellini voleva fare un suo film?

R: Abbiamo parlato per un po’ di tempo de “Il meraviglioso abito color gelato alla panna “.

Fellini mi disse che eravamo gemelli, entrambi nati nel 1920.

Ho saputo che era morto il 31 ottobre, il giorno di Halloween : ho chiuso la casa e buttato via tutte le zucche.

D: Perché ha scritto Fahrenheit 451?

R: Devo citare di nuovo Fellini: “Non spiegatemi perché sto facendo qualcosa, non voglio saperlo”, diceva.

Fahrenheit 451 è nato per caso, come un racconto di una notte in cui un poliziotto mi fermò perché gli sembrava strano che camminassi a piedi a Los Angeles. Poi è diventato un racconto lungo: L’ho scritto nel seminterrato dell’università, su una macchina a noleggio che costava 10 centesimi all’ora. Mi è costato almeno 9 dollari e 80 centesimi.

‘La Vita Futura’ diretto da William Cameron Menzies nel 1936

‘La Vita Futura’ diretto da William Cameron Menzies nel 1936

D: Secondo lei qual’è il miglior film di fantascienza?

R: ‘La Vita Futura’ diretto da William Cameron Menzies nel 1936.

Poi “Incontri ravvicinati del terzo tipo” di Steven Spielberg (1977), un’esperienza religiosa, l’unico motivo per cui perdono a Spielberg di aver cincischiato così a lungo con il mio ‘Cronache Marziane’.

Incontri_Ravvicinati_del_Terzo_tipo_1 . Steven Spielberg – 1977


Toccherebbe a Bradbury il brevetto della televisione a schermo, del walkman e dell’auricolare bluetooth.

Ray Bradburry nel suo Fahrenheit 451 (1953) ha immaginò degli auricolari stereo.

Nel 1979 degli ingegneri giapponesi della Sony si presentano nel suo ufficio con una radio Walkman, gliela mettono all’orecchio e dicono : “Fahrenheit 451, Fahrenheit 451!”. Avevano letto il libro e hanno inventato il Walkman in vendita a 200 dollari.

Sempre “made in Bradbury”: In Fahrenheit 451 ci sono schermi televisivi a tutta parete e la TV interattiva. In un altro suo racconto breve intitolato, ‘La Savana’ (1950) c’era la realtà virtuale, mentre nel racconto The Small Assassin’ (1962 ) c’era già il precursore dei nostri telefoni cellulari.

Ma la cosa incredibile è che durante la sua vita, Ray Bradburry non ebbe nemmeno un pc.

Ray Bradbury ha avuto accanto a lui per 56 anni, una donna straordinaria, sua moglie Margaret, alla quale con 8 dollari in banca, chiese la mano con queste parole: “Margaret, andrò sulla Luna e su Marte, vuoi venire con me?”

In chiusura di una bellissima intervista gli chiesero :

Mr. Bradbury, pensa davvero che l’uomo andrà a vivere su Marte?

“Certo. E non importa se troveremo o meno l’acqua o altri materiali.

Noi siamo i marziani, non possiamo aspettarci di trovare la vita altrove, portiamo la vita con noi.

Noi siamo come gli italiani di mezzo millennio fa, come Colombo e Caboto e Verrazzano (…).

Noi siamo la nuova specie di italiani che andrà su Marte“.

Marte-Pianeta-Rosso

Si è spento a Los Angeles nel 2012 all’eta di 92 anni dopo aver collezionato nel corso della sua vita : 4 figlie, 8 nipoti, 7 gatti, 40 libri, 600 racconti.

Ray Bradbury ha cercato di cambiare il mondo non solo nelle sue storie. Pochi lo sanno ma ha realizzato anche progetti urbani, a San Diego, Century City, Pasadena e Hollywood.

E’ stato l’ideatore del padiglione degli Stati Uniti nel 1964 al New York World’s Fair.

Ray Bradbury e Walt Disney – EPCOT

Ha contribuito alla realizzazione di Spaceship Hearth, EPCOT, Disney World, e all’Orbitron space ride a Euro-Disney in Francia. E’ stato il consulente creativo per la Jon Jerde Partnership, lo studio di architettura che ha progettato la Glendale Galleria, il Westside Pavilion a Los Angeles, e Horton Plaza a San Diego.

Orbitron space ride a Euro-Disney in Francia

Il suo concetto base era : restituire alla gente spazi umani.

Chi è Francesca

Francesca Fabbri Fellini

Francesca Fabbri Fellini è nata a Bologna nel 1965 sotto il segno dei Gemelli, ascendente Bilancia. Da quel giorno è scritto nelle stelle che sarà curiosa, dotata di grande senso dellumorismo, del teatrale, di doti comunicative e una grandissima simpatia.

Alla continua ricerca di stimoli intellettuali.

La sua professione da grande?

Avrà a che fare con il mondo della parola.

A Bologna, il 6 giugno del 65, il giorno del suo battesimo, i suoi genitori, Maria Maddalena Fellini e il dott. Giorgio Fabbri scelsero come padrino lo zio Federico Fellini e come madrina la zia Giulietta Masina.

Lo zio Chicco, come lo chiamava lei, le insegnò sin da piccola che esistono due vite: quella ad occhi aperti e quella ad occhi chiusi.

F.Fellini e G.Masina_battesimo al battesimo di Francesca

Da emiliano-romagnola è dotata di coraggio personale, laboriosità, vivo senso dellospitalità, carattere franco, aperto e allegro. Si diploma al Liceo Linguistico.

A 23 anni dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere si trasferisce a vivere a Roma dove la sua vita si svolgerà sino al 2006, anno del ritorno a Rimini dove ad oggi vive e lavora.

Nel 1987 ha firmato la sua prima scrittura in video con la Rai, per il programma “Muoviamocisu Rai Due, con Sidney Rome, ben 180 puntate. Dopo questa esperienza, ha firmato molti altri contratti con la Rai, con la qualifica di scrittura in video.

Dal 1999 al 2006 è stata una delle inviate de “La vita in diretta”, lo storico contenitore pomeridiano in onda sulla Rai dal 1991.

Ha lavorato con celebri autori televisivi come Michele Guardì, Enza Sampò, Giovanni Minoli, Daniel Toaff, Licia Colò.

Mamma Maria Maddalena Fellini – Francesca – Papà Giorgio Fabbri

La televisione le piace molto, ma il cinema è da sempre nel suo Dna (si definisce “cresciuta a cinema e tortellini”) : tra il 1993 e il 1997 ha collaborato con il network radiofonico RTL 102.5, occupandosi proprio di cinema, e grazie a questa esperienza è diventata giornalista professionista nel 1997.

Francesca nel 2003 con la mamma Maria Maddalena, firma un volume di ricordi e ricette dal titolo: A tavola con Felliniche in una nuova edizione del 2013 diventerà A tavola con Fellini – Ricette da Oscar della sorella Maddalena’, le ricette preferite dello Zio Federico.

La cucina, la famiglia, il cinema e i film. Un Federico Fellini raccontato attraverso le sue preferenze e le abitudini a tavola.

Un viaggio tra i sapori della tradizione emiliano-romagnola e la storia del cinema mondiale.

Un libro per diffondere al mondo intero la passione di Fellini per la cucina tradizionale. Questo è il motivo che ha spinto Francesca, a pubblicare questo volume.

Dal 2004 al 2006 ha firmato e condotto sempre sul network radiofonico RTL la trasmissione “Asa NIsi MAsa – LANIMA del cinema” che prendeva il nome dalla frase magica ripetuta da Guido/Mastroianni, protagonista di “Otto e mezzo” di Fellini.

Alfie, Francesca e Graziano

Dal 2009, dopo lincontro con il fotografo Graziano Villa (compagno di vita e di lavoro) si occupa della curatela delle sue mostre fotografiche, dallideazione alla realizzazione finale. Gestisce e organizza il portfolio del Villa, presentandolo a gallerie e festival.  Elabora progetti di mostre fotografiche, scrive comunicati e gestisce la comunicazione dellevento in maniera autonoma, conoscendo anche le tecniche di illuminazione ed allestimento utili per le esposizioni.

“La Fellinette”, così la chiamava lo zio Federico,(disegnandola a pastelli in un foglio di quaderno), ama la buona tavola, il cinema, il teatro, la radio, i libri, la fotografia, i fiori e soprattutto fare lunghe passeggiate sulla spiaggia con il suo più grande amico : Alfie, un barboncino bianco al quale manca la parola.

Per le celebrazioni del Centenario della Nascita dello zio Federico Fellini nel 2020, Francesca ha scritto e diretto un cortometraggio a tecnica mista che parte dallanimazione del disegno che le ha fatto da bambina, La Fellinette, dove il disegno originale dello Zio Federico prende Vita, per arrivare in un sogno in live action e fare ritorno nellanimazione con un gran finale.

Alfie e la Fellinette sulla spiaggia adriatica

Francesca Fabbri Fellini è lultima erede per Dna del Maestro Federico Fellini.

EAmbasciatrice nel mondo dellUomo dai 5 Oscar e della sua eredità culturale.

Un collega giornalista un giorno le ha detto: Ti auguro di cuore Francesca di rimanere senatrice a vita dellonirico felliniano nel mondo!

La vita di Francesca Fabbri Fellini si riassume in unaforisma :

Nulla si sa, tutto simmagina.