Il Fotografo dei 7 Mari
Mi sono sempre chiesto come potevo andare in giro per il mondo senza pagare. Escludendo l’autostop, ho pensato che avrei potuto farlo da fotografo. Ecco ho iniziato così, nella bella primavera del 1980, quando mi commissionarono il mio primo lavoro fotografico, dopo averlo supplicato per mesi. A quel tempo non erano molti a muoversi per il mondo, specialmente chi si occupava di fotografia subacquea, la mia vera passione. Ho avuto fortuna. Forse impietositi dalla mia assidua e gratuita presenza in redazione, mi concessero di realizzare il mio primo lavoro da vero FOTOREPORTER.
Inutile dire che fu la mia folgorazione. Con la stessa frenesia dei Blues Brothers, con gli immancabili Ray-Ban Wayfared, nella chiesa del reverendo Cleophus James (James Brown) che cantava a squarcia gola.
Diciamo che fu un successo e segnò per sempre la mia vita. Mi specializzai nel reportage di viaggio, approfondendo tematiche a me care come la natura (specialmente subacquea) l’ambiente, il mare e la gente.
Non posso lamentarmi della mia ascesa nel mondo davvero speciale e spettacolare in cui stazionavo. Ero spettatore e protagonista al tempo stesso. Riuscii a collaborare stabilmente con le riviste di punta: Tuttoturismo e Gente Viaggi, mostri sacri di quel tempo. Poi il grande salto a Condè Nast chiamato da quel genio sregolato di Ettore Mocchetti, mi fece lavorare in esclusiva come inviato per i famosi monografici di Traveller per ben 10 anni. In pratica, dalla prima all’ultima monografia da lui creata e diretta.
Per diverso tempo ho lavorato anche nella rubrica “Escape” di “AD”- Condé Nast, dedicata alle fughe di viaggio.
Non mi sono di certo fatto mancare niente dalla fantasiosa etichetta di consulente di immagine e lifestyle per numerosi Tour Operator Italiani a scrittore di libri e guide ha scritto diversi di viaggio tra cui: “Mauritius il tropico dell’armonia”, “Maldive un paese che cambia”, “Guida alle Maldive”, “Mar Rosso”, “Guida ai Parchi dell’Africa Meridionale”, giusto per citare i più importanti.
Ma l’esperienza cui sono più legato, fu il mitico e straordinario trasvolo dell’Intera Africa con un Cessna 210. Da Il Cairo seguendo il corso del Nilo sino a Khartoum e poi dal Nilo Azzurro sino ad Addis Abeba. Sorvolando i suggestivi paesaggi della Great Rift Valley, le Cascate Vittoria, il Delta dell’Okawango e il deserto del Namib atterrando in un’estasi mistica a Città del Capo. Una raccolta di immagini sorprendenti che compongono la collezione “La mia Africa tra le nuvole”
Con il tempo, seguendo le evoluzioni e le tendenze ho approfondito le immagini di lifestyle, design, food d’autore ed hospitality, che rappresentano, ancora oggi, la maggior parte della mia produzione professionale, assieme “of course” all’organizzazione di eventi e locations a Marrakech in Marocco, mia seconda città del cuore. Straordinario miscuglio tra passato e futuro, antico e moderno. Un luogo di magia che mi ha stregato e in cui ho vissuto otto anni, creando e dirigendo il riad d’autore “Infinity Sea &Spa”.
Collaboro attualmente alla realizzazione del progetto “Milano Charity Week” il sogno di Elisabetta Canoro che vuole diventare un punto di riferimento nell’aiuto diretto di chi ne ha bisogno grazie al sostegno di tutti i comparti che hanno fatto grande Milano. Moda, design, turismo, hospitalità e ristorazione.
Mauro Parmesani
Milano Lockdown
Durante i mesi della prima pandemia, non riuscendo a stare chiuso in casa, ho vagato per Milano realizzato le sorprendenti immagini di “Milano Lockdown”, un libro fotografico dedicato alla città completamente deserta ma, al tempo stesso, ricca di suggestioni e di forza emotiva.
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