Maria Maddalena Fellini nasce a Rimini il 7 ottobre del 1929, nell’Anno del Nevone.
Dieci anni dopo il fratello Federico e nove anni dopo il fratello Riccardo quando la Mamma Ida non ci pensava più. ‘Benvenuta non t’aspettavo’ le ripeteva sempre. Il suo papà Urbano Fellini nato a Gambettola, stravedeva per la piccola Maddalenina, non voleva che nessuno la toccasse. Lei stessa confessava che da bambina era dispettosa come una scimmia con i due fratelli. Quando li infastidiva, loro la cacciavano dalla stanza con qualche spintone, lei correva subito a rifugiarsi nella braccia del suo papà, frignando e piangendo per scatenarlo e lui da buon romagnolo sanguigno partiva in quarta e cominciava il rodeo : i fratelloni in fuga e lui, lanciato all’inseguimento, gridando :’Bourdell, a va amaz’ che vuol dire ‘ragazzi vi ammazzo’.
Maddalena coltiva sin da piccola la passione per la recitazione : è interprete di numerosi spettacoli scolastici ed amatoriali già dall’età di 3 anni nelle scuole delle Maestre Pie e delle suore di Maria Bambina. Impara a suonare la fisarmonica e raggiunge degli ottimi livelli. Adora le poesie di Giovanni Pascoli, la musica di Mozart e gli animali.
A diciannove anni vorrebbe raggiungere Federico e Riccardo a Roma per iscriversi all’Accademia d’Arte drammatica Silvio d’Amico, ma la madre la dissuade. Resterà il suo grande rimpianto quello di non aver potuto fare l’attrice.
Alle sue velleità di attrice rinuncia definitivamente nel 1953 quando a 23 anni, sposa a Rimini il grande Amore, Giorgio Fabbri, (sosia di Tyrone Power), pediatra che diventerà un punto di riferimento per le mamme di tutta la città.
Maddalena mette fine così ad un suo sogno : quello di recitare in teatro.
Dopo 12 anni di matrimonio, nasce la “ricercatissima” Francesca.
Ma nel 1988 fa una rentrée al Teatro Novelli di Rimini, dove interpreta la commedia dialettale ‘Stal Mami’ (Queste Mamme) di Liliano Faenza, nella quale ottiene un grande successo personale di critica e pubblico. Riceve fiori in camerino come una vera “prima donna”. Maddalena è stata per tutta la vita una sostenitrice del dialetto romagnolo.
Alta, robusta, dotata di vitalità esuberante e di istintiva simpatia, taglia matronale, ha il dono innegabile di mettere addosso il buonumore.
Nel 1991 quando Maddalena ha 62 anni, il regista Marco Tullio Giordana la sceglie come protagonista del suo film “La Neve sul Fuoco”, episodio del film collettivo ‘La Domenica specialmente’. Sarà Caterina, una vedova che ritrova ricordi ed emozioni spiando i momenti più intimi del figlio e della nuora, in muta intesa con quest’ultima.
Maddalena Fellini stupirà per l’intensità e il pudore della recitazione.
E’ proprio il caso di dire che il successo non ha età.
Ognuno nasce con il proprio destino e per Maddalena il passaggio da regina del focolare domestico a diva il passo è stato breve.
Dopo questa fortunata esibizione interpreta altri 8 film:
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A rischio d’amore di Vittorio Nevano, su Rai 2
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un episodio della serie tv L’ispettore Sarti di Giulio Questi con Gianni Cavina dal titolo L’ombra dell’Angelo,
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Hors Saison un film di Daniel Schmid, girato tutto in Portogallo
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Bonus Malus di Vito Zagarrio
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Una bambina di troppo, diretta da Damiano Damiani con Massimo Dapporto
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Blu Line di Antonino Sucameli
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L’ultima sua apparizione è in Viaggi di nozze di Carlo Verdone nel 1995.
Nello stesso anno aveva dato vita, in collaborazione con il Comune di Rimini e la regione Emilia Romagna, all’Associazione denominata “Fondazione Federico Fellini”, dedicata al suo Fratellone.
Tra un film e l’altro scrive 2 libri. Uno edito da Guaraldi, ’Storia in Briciole di una casalinga straripata’. Prefatori del volume sono Sergio Zavoli e Tonino Guerra. Si tratta di una raccolta di aneddoti e avventure familiari. L’altro è un ricettario di Famiglia, ‘A tavola con Fellini’, repertorio di ricette romagnole che preparava al Fratellone Federico quando veniva a trovarla a Rimini.
Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive in Italia e all’estero: Costanzo Show, Uno Mattina, Domenica in, Harem, Mezzanotte e Dintorni.
Quando i giornalisti le chiedevano di Federico lei rispondeva : ‘Federico è l’unico genio di famiglia, io del resto, ho preferito fare la moglie di un pediatra di provincia e la madre della mia Franceschina e sono stata felice lo stesso.’
Alle domande sul carattere di Federico rispondeva con diversi aneddoti.
“Riccardino è estroverso, simpatico, per quanto Federico è introverso e musone. A lui da fastidio tutto: la radio, la tv, il tono della voce, le persone che fumano, le porte che cigolano, il rumore del coltello nel piatto. E’ molto noioso. Io ho sempre proposto per Giulietta l’Oscar, perchè ha condiviso con lui una vita adorandolo molto più del primo giorno e scusandolo sempre. Pare che ai geni si debba perdonare tutto…”
Un’altra Maddalena racconta : “Dovete sapere che Federico è distrattissimo, qualche volta stenta pure a riconoscermi. Mi ricordo quel giorno che voleva presentarmi al maestro Nino Rota e continuava a dire : “Ti presento…Ti presento…’”….e non gli veniva il nome”. Poi c’è l’episodio della Prima di Otto e mezzo, non l’ha riconosciuta e l’ha salutata con un formale “ Buona sera, signora”.’
Poi Maddalena spiegava : ’Sarà che non siamo mai stati molto insieme, né da ragazzi né dopo. Nel 1939, quando avevo 10 anni ,ci trasferimmo da Rimini a Roma. Poi nel 1941, io e la mamma rientrammo a Rimini, mentre Federico e Riccardo rimasero nella Capitale. Non ci vedemmo più sino al 1946, quando avevo 15 anni”.
Maddalena Muore a 75 anni nella sua abitazione a Rimini dopo una lunga malattia durata 9 anni.
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