Una biografia con alcune chicche inedite raccontate da Francesca Fellini (nipote di Federico), Paolo Pillitteri e Sergio Zavoli.
di Massimo Manuelli
Federico Fellini nacque a Rimini il 20 gennaio 1920, dal padre, Urbano Fellini (1894-1956), un rappresentante di liquori, dolciumi e generi alimentari originario di Gambettola, una cittadina sita a poco più di 20 km ad ovest di Rimini, in direzione di Forlì, “nonno Urbano – ricorda Francesca – che purtroppo non ho mai conosciuto perché morì prima della mia nascita, face conoscere le bellezze della nostra Romagna in tutta Italia”.
Ma madre di Federico, Ida Barbiani (1896-1984), era una casalinga originaria di Roma, del rione Esquilino. “Nonna Ida fece crescere i suoi tre figli, Federico, Riccardo e mia madre Madalena, e fece crescere anche me”.
Era una donna che fu diseredata dai genitori perché sposò contro il loro volere nonno Urbano, da Roma si trasferì a Rimini”.
Federico studia al liceo ginnasio Giulio Cesare di Rimini, fin da adolescente si diletta con il disegno, facendo vignette e caricature di compagni di classe e professori. Fellini invia le sue prime vignette a La domenica del Corriere, al settimanale fiorentino satirico Il 420 edito da Nerbini, che pubblicano volentieri i suoi lavori, nascono rubrichette umoristiche.
“La sua ambizione iniziale era quella di fare il disegnatore di fumetti. Se zio Federico non avesse preso a 19 anni il treno per Roma ma l’avesse preso per Milano sarebbe diventato un cartoonist” Francesca Fabbri Fellini, questo ed altro.
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Il promo
Giunto a Roma Federico si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, ma senza dare alcun esame inizia a collaborare con la rivista satirica italiana Marc’Aurelio, come disegnatore satirico ed ideatore di rubriche, nonché autore e vignettista delle celebri Storielle di Federico.
Inizia quindi a scrivere battute e copioni per Erminio Macario (Imputato alzatevi!, Lo vedi come sei?) ed Aldo Fabrizi, fa le sue prime importanti amicizie nel mondo dello spettacolo.
Nel 1941 approda all’Eiar (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, l’antenata della Rai) e lavora come autore radiofonico ideando radioscene per Cico e Pallina, Cico è interpretato da Angelo Zanobini, Pallina da Giulietta Masina che diventerà la compagna di una vita, i due si sposano nel 1943, avranno un figlio, Ferderichino, che morirà il 24 aprile 1945, un mese dopo la sua nascita.
Fra il 1942 e il 1949 Fellini si fa le ossa come sceneggiatore cinematografico collaborando con Nicola Mazzari, Mario Bonnard, Enrico De Seta, Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Pietro Germi, Mario Monicelli, Alberto Lattuada.
Firma la sua prima regia proprio con Lattuada nel 1950: Luci del varietà. Dal 1952 firma da solo le regie, il primo film è Lo sceicco bianco (1952) cui seguono I vitelloni (1953), Agenzia matrimoniale, episodio di L’amore in città (1953), La strada (1954), Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957).
Nel 1960 esce il suo film forse più discusso: La dolce vita, capolavoro della cinematografia mondiale, nel 1962 è la volte di Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di Boccaccio ’70, la consacrazione definitiva arriva con 8½ (1963), Giulietta degli spiriti (1965) è il suo primo film a colori. Seguono quindi: Toby Dammit, episodio di Tre passi nel delirio (1968), Block-notes di un regista (1969), documentario televisivo, Fellini Satyricon (1969), I clowns (1970), documentario televisivo, Roma (1972), Amarcord (1973), Il Casanova di Federico Fellini (1976), Prova d’orchestra (1979), La città delle donne (1980), E la nave va (1983), Ginger e Fred (1986), Intervista (1987), documentario televisivo, La voce della Luna (1990).
Vincitore di 5 Oscar, Federico Fellini si spegne a Roma il 31 ottobre 1993.
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