Cineteca di Bologna – Il Cinema Ritrovato – 2024
La colonna sonora del capolavoro di Fellini, “Amarcord” ( Premio Oscar nel 1975 come Miglior Film Straniero) eseguita per la prima volta dal vivo durante la proiezione del film per la trentottesima edizione del festival Il cinema ritrovato, sabato 6 Luglio.
“Il collaboratore più prezioso di tutti, posso rispondere senza riflettere, era Nino Rota”, confessava lo zio Federico alla “Stampa”.
“Tra noi c’è stata un’intesa piena, totale, fin da “Lo sceicco bianco”. Io mi ero deciso a fare il regista e Nino esisteva già come premessa perché continuassi a farlo. Aveva una immaginazione geometrica, una visione musicale da sfere celesti, per cui non aveva bisogno di vedere le immagini dei miei film. Quando gli chiedevo quali motivi avesse in mente per commentare questa o quella sequenza, avvertivo chiaramente che le immagini non lo riguardavano: il suo era un mondo interno, in cui la realtà aveva scarsa possibilità di accesso”.
Nino Rota replicava e confermava:
“Non ho mai capito che cosa succedesse nei film di Federico. Se non quando il film era finito”.
Ecco l’ aneddoto più bello che mi raccontò Nino :
“Eravamo stati tutto il giorno a cincischiare al pianoforte, ma non usciva niente. Alla fine, mentre Federico si alza e sta per uscire, suono un motivo. Federico si ferma e dice: questo va bene, ci facciamo tutto il film”.
Era il Leitmotiv di Amarcord, quintessenza della nostalgia, con la forza di un Adagietto, ma nella dimensione di un Fra’ Martino. Il dialogo tra il cinema di Fellini e la musica di Rota era fatto di un magnetismo che sconfinava nel paranormale.
Avevo 14 anni lo ricordo bene quando il 10 aprile 1979 Nino volò via come una farfalla dalla finestra per un mal di cuore. Aveva solo 68 anni.
‘L’amico magico’ come lo chiamava Federico, che aveva colorato di musica gli anni migliori di tutto il suo cinema “quell’omino che cercava di uscire da porte che non c’erano”, se n’era andato all’improvviso, dopo trentatré anni e sedici film, Federico sentiva aveva perso una parte di sé. Con l’amico dei sogni, era volato via lo spirito dell’infanzia.
Ma veniamo ad un’operazione inedita che è stata presentata a Bologna in Piazza maggiore alle 21.45 di sabato 6 luglio.
La colonna sonora del capolavoro di Fellini, “Amarcord” ( Premio Oscar nel 1975 come Miglior Film Straniero) eseguita per la prima volta dal vivo durante la proiezione del film per la trentottesima edizione del festival Il cinema ritrovato.
Una partitura che ha segnato la storia della musica per il cinema è rinata grazie al lavoro meticoloso ed esperto del direttore d’orchestra Timothy Brock (tra i massimi esperti nell’ambito della riscrittura della musica da Film) che in Piazza Maggiore ha diretto una versione originale grazie all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
Questa operazione fortemente voluta dalla Cam Sugar ha segnato l’inizio di una collaborazione con la Cineteca di Bologna, diretta da ventiquattro anni da Gianluca Farinelli che ha sostenuto il progetto di restauro a partire da una partitura manoscritta musicale incompleta, su cui il direttore d’orchestra Timothy Brock ha potuto lavorare anche grazie al supporto dei master originali delle registrazioni anch’essi attinti dall’archivio Cam Sugar.
Possiamo dire che ha avuto inizio un percorso di valorizzazione del gigantesco archivio musicale della casa discografica del Gruppo Sugarmusic presieduto da Filippo Sugar, presente alla serata.
Una serata Indimenticabile, con più di sei mila persone in Piazza Maggiore, una serata di vibrazioni emozionali nel ricordo di Fellini e del suo Amico Magico, Nino Rota !
Bravi !!!!!!!
Chi è Francesca
Francesca Fabbri Fellini è nata a Bologna nel 1965 sotto il segno dei Gemelli, ascendente Bilancia. Da quel giorno è scritto nelle stelle che sarà curiosa, dotata di grande senso dell’umorismo, del teatrale, di doti comunicative e una grandissima simpatia.
Alla continua ricerca di stimoli intellettuali.
La sua professione da grande?
Avrà a che fare con il mondo della parola.
A Bologna, il 6 giugno del ‘65, il giorno del suo battesimo, i suoi genitori, Maria Maddalena Fellini e il dott. Giorgio Fabbri scelsero come padrino lo zio Federico Fellini e come madrina la zia Giulietta Masina.
Lo zio ‘Chicco’, come lo chiamava lei, le insegnò sin da piccola che esistono due vite: quella ad occhi aperti e quella ad occhi chiusi.
Da emiliano-romagnola è dotata di coraggio personale, laboriosità, vivo senso dell’ospitalità, carattere franco, aperto e allegro. Si diploma al Liceo Linguistico.
A 23 anni dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere si trasferisce a vivere a Roma dove la sua vita si svolgerà sino al 2006, anno del ritorno a Rimini dove ad oggi vive e lavora.
Nel 1987 ha firmato la sua prima scrittura in video con la Rai, per il programma “Muoviamoci” su Rai Due, con Sidney Rome, ben 180 puntate. Dopo questa esperienza, ha firmato molti altri contratti con la Rai, con la qualifica di scrittura in video.
Dal 1999 al 2006 è stata una delle inviate de “La vita in diretta”, lo storico contenitore pomeridiano in onda sulla Rai dal 1991.
Ha lavorato con celebri autori televisivi come Michele Guardì, Enza Sampò, Giovanni Minoli, Daniel Toaff, Licia Colò.
La televisione le piace molto, ma il cinema è da sempre nel suo Dna (si definisce “cresciuta a cinema e tortellini”) : tra il 1993 e il 1997 ha collaborato con il network radiofonico RTL 102.5, occupandosi proprio di cinema, e grazie a questa esperienza è diventata giornalista professionista nel 1997.
Francesca nel 2003 con la mamma Maria Maddalena, firma un volume di ricordi e ricette dal titolo: ‘A tavola con Fellini’ che in una nuova edizione del 2013 diventerà ‘A tavola con Fellini – Ricette da Oscar della sorella Maddalena’, le ricette preferite dello Zio Federico.
La cucina, la famiglia, il cinema e i film. Un Federico Fellini raccontato attraverso le sue preferenze e le abitudini a tavola.
Un viaggio tra i sapori della tradizione emiliano-romagnola e la storia del cinema mondiale.
“Un libro per diffondere al mondo intero la passione di Fellini per la cucina tradizionale”. Questo è il motivo che ha spinto Francesca, a pubblicare questo volume.
Dal 2004 al 2006 ha firmato e condotto sempre sul network radiofonico RTL la trasmissione “Asa NIsi MAsa – L’ANIMA del cinema” che prendeva il nome dalla frase magica ripetuta da Guido/Mastroianni, protagonista di “Otto e mezzo” di Fellini.
Dal 2009, dopo l’incontro con il fotografo Graziano Villa (compagno di vita e di lavoro) si occupa della curatela delle sue mostre fotografiche, dall’ideazione alla realizzazione finale. Gestisce e organizza il portfolio del Villa, presentandolo a gallerie e festival. Elabora progetti di mostre fotografiche, scrive comunicati e gestisce la comunicazione dell’evento in maniera autonoma, conoscendo anche le tecniche di illuminazione ed allestimento utili per le esposizioni.
“La Fellinette”così la chiamava lo zio Federico,(disegnandola a pastelli in un foglio di quaderno), ama la buona tavola, il cinema, il teatro, la radio, i libri, la fotografia, i fiori e soprattutto fare lunghe passeggiate sulla spiaggia con il suo più grande amico : Alfie, un barboncino bianco al quale manca la parola.
Per le celebrazioni del Centenario della Nascita dello zio Federico Fellini nel 2020, Francesca ha scritto e diretto un cortometraggio a tecnica mista che parte dall’animazione del disegno che le ha fatto da bambina, ’La Fellinette’, dove il disegno originale dello Zio Federico prende Vita, per arrivare in un sogno in live action e fare ritorno nell’animazione con un gran finale.
Francesca Fabbri Fellini è l’ultima erede per Dna del Maestro Federico Fellini.
E’ Ambasciatrice nel mondo dell’Uomo dai 5 Oscar e della sua eredità culturale.
Un collega giornalista un giorno le ha detto: ’Ti auguro di cuore Francesca di rimanere senatrice a vita dell’onirico felliniano nel mondo! ’
La vita di Francesca Fabbri Fellini si riassume in un’aforisma :
‘Nulla si sa, tutto s’immagina’.
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