di Franco Molendini
Era il 1995 e Frank Sinatra festeggiava i suoi 80 anni. A fargli gli auguri allo Shrine Auditorium di Los Angeles c’erano un bel po’ di star, da Tony Bennett a Bob Dylan, a Ray Charles.
C’era anche un altro Jersey boy, un ragazzo del New Jersey come “The Voice”, Bruce Springsteen, soprannominato “The Boss”, che un mese prima aveva pubblicato un disco acustico e intimo come The ghost of Tom Joad.
Ed è con lo spirito di quell’album che Bruce canta una sorprendente versione di Angel Eyes, uno dei cavalli di battaglia di Ol’ blue eyes, un altro soprannome di Sinatra. Ma, prima del tributo musicale, rende un omaggio sentito al suo idolo, che definisce “Santo patrono del New Jersey”.
E ricorda: «Una domenica pomeriggio quando io e mia madre andavamo a cercare mio padre ho sentito la voce di Frank che proveniva da un jukebox. “Ascolta, quello è Frank Sinatra, viene dal New Jersey”, mi ha detto mia madre. Era una voce piena di aggressività, vita, bellezza, eccitazione e senso di libertà, sesso e malinconica conoscenza delle vie del mondo”.
E poi Springsteen, accompagnandosi con la chitarra, ha cominciato a cantare Angel eyes con questa dedica: «Da un cantante italiano a un altro cantante italiano».
Ecco dove poterla ascoltare : https://youtu.be/KuI–Uk7yXo
Due anni fa, Springsteen ospite del Steve Colbert Show, alla domanda puoi ascoltare una sola canzone per tutta la vita, quale scegli?, ha risposto: «Summer Wind, Frank Sinatra».
Marco Molendini – BIO
Giornalista e critico musicale di lunga esperienza, è una delle firme di punta de “Il Messaggero”, di cui è stato redattore capo del servizio spettacoli dal 1981 al 1995. Nato a Bologna e residente a Roma è stato conduttore su Radio Rai di programmi dedicati al jazz, dal 1982 al 1992, collaboratore per programmi sul jazz di Raisat prima e poi di Rai 5, è anche autore di libri: una biografia di Frank Sinatra, una di Caetano Veloso, un doppio racconto sul rapporto fra Veloso e Gilberto Gil dal titolo “Fratelli Brasile” e del libro fotografico “Le strade del cinema portano a Roma”. È stato autore televisivo del programma di Raiuno “Speciale per me” di Renzo Arbore. Insegna al Master di critica giornalistica dell’Accademia d’arte Silvio D’Amico.
Scrivi un commento