Canestrelli : i Fotografi della “Dolce Vita”
Nel cuore di Roma, a Trastevere, ha sede forse il più grande archivio fotografico italiano, comunque uno tra i più importanti d’Europa, dedicato a un periodo storico memorabile per la storia italiana che va dalla fine degli anni ’40 agli inizi degli anni ‘90: la “Reporters Associati & Archivi”, nata dalla passione e dall’amore per la fotografia di Alessandro Canestrelli Senior e di alcuni suoi storici colleghi.
L’idea di fondare quella che inizialmente era un’agenzia foto-giornalistica, nacque molti anni fa con l’obiettivo di riunire sotto lo stesso marchio tanti fotografi accumunati dalla stessa passione, in modo da creare anche un unico polo fotografico specializzato sul cinema italiano.
I fotografi fondatori si alternarono con altri che operarono all’interno dell’agenzia anche solo pochi anni, se non mesi.
Durante tutta la sua vita Alessandro Canestrelli Sr. supportato dal figlio Alessandro Jr. ha unito scatto dopo scatto, archivi acquisiti o dati in gestione, sino a catalogare e rendere fruibili 60 milioni di immagini anche se, volendo fare una stima delle foto in possesso della Reporters, si possono contare circa 100 milioni di scatti.
Tra i 24 mila titoli di film gelosamente custoditi, oltre le immagini iconiche realizzate sui set, si possono trovare anche gli scatti delle pause, dei provini dei registi e dei posati personali realizzati agli attori per l’occasione.
Un esempio tra tanti, parlando di Anita Ekberg, possiamo trovare le immagini di una giovane bionda sconosciuta scoperta dall’allora famoso fotografo Pierluigi Praturlon tra le comparse del film “Guerra e Pace”. Fu immortalata da lui durante una bella serata romana mentre si rinfrescava la caviglia nella Fontana di Trevi. Quegli scatti ispirarono poi il suo amico regista Federico Fellini che la renderà la sua icona femminile nel film “La dolce Vita”.
Oggi la Reporters Associati & Archivi, pur rappresentando ampiamente il cinema italiano, vanta servizi di attualità, spettacolo, costume, politica, cronaca tutti realizzati durante quegli anni, tutti caratterizzati dalla presenza di scatti inediti ed emblematici, curiosi e interessanti. Questo ha permesso di contribuire alla realizzazione di opere editoriali, mostre fotografiche, trasmissioni televisive attraverso la distribuzione di preziose fotografie digitalizzate dai negativi originali.
Alessandro Canestrelli Jr.
Nasco da un padre fotografo e da una madre giornalista. Mio padre ha vissuto il magico momento della dolce vita romana: serate a Via Veneto per immortalare qualche vip al bar, corse spericolate sulla Cristoforo Colombo dopo una soffiata “La Hepburn è in spiaggia…forse non è sola!” Quanti attori, quante storie ha sentito la città eterna in quegli anni. Tutte vere?
Nel 1965, dopo la mia nascita, mamma lascia momentaneamente il lavoro per dedicarsi a me, mentre papà molla la frenetica vita del paparazzo per dedicarsi quasi interamente ai set cinematografici. Io avevo la scuola, lo studio, gli amici ma quel mondo ormai faceva parte della mia vita, era nelle mura domestiche, ne respiravo l’odore, erano una vera e propria cornice della mia infanzia.
Ho scelto di diventare fotografo così, all’improvviso, ipnotizzato da una foto trovata sul tavolo: una meravigliosa Audrey Hepburn timidamente in posa davanti all’obiettivo di un famoso fotografo del tempo, Pierluigi Praturlon. Volevo fotografare, scattare, creare in una sala posa, volevo immortalare la vera essenza delle persone nello stesso do in cui c’era riuscito lui.
Ancor giovanissimo, approfittando di una dirompente parlantina, comincio come venditore dei servizi fotografici dei colleghi di mio Padre, Alessandro Sr.. Entro nelle case editrici, conosco direttori, vivo le redazioni dei giornali ed incontro gente. Questo mi permette di avere i primi contatti con attrici e attori che decidono di credere in me e nella mia ambizione. Il resto viene da sé: i primi servizi pubblicati, le prime soddisfazioni, un crescendo di traguardi e nuovi obiettivi da raggiungere.
frattempo mio padre insieme ad altri colleghi, fonda la Reporters Associati, un’agenzia foto-giornalistica che aveva lo scopo di riunire i più noti nomi della fotografia d’attualità del tempo. Gli anni passato, i soci si alternano, chi arriva e chi va. Questa alternanza permette di dar vita ad un vero e proprio archivio fotografico. Con l’acquisizione di materiali provenienti da altri fotografi del settore, la Reporters Associati diviene negli anni un vero e proprio polo storico della fotografia del cinema italiano. Oggi, pur continuando la mia attività di fotografo sul campo, mi occupo anche della gestione, distribuzione e commercializzazione di questo immenso tesoro storico
Mi piacerebbe avvicinare le nuove generazioni alla fotografia autentica e priva di filtri, al cinema degli anni d’oro, quello fatto con pochi soldi ma con tante emozioni, quello fatto di lacrime vere e risate di pancia, quello fatto da attori e non da star improvvisate. Le foto dei set di quegli anni mostrano un aspetto del cinema mondiale (già, perché per un periodo Cinecittà non era da meno rispetto ad Hollywood) che in pochi ricordano.
Il mio sogno oggi è questo: divulgare la memoria storica di questo Paese attraverso gli scatti di uomini che hanno contribuito a lasciare una traccia della magia di quegli anni, far brillare gli occhi dei giovani con la stessa magia e sperare che questo scintillio non si spenga mai.
Scrivi un commento