…e le sue straordinarie immagini grafiche

di Michela Cesarini

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René Gruau

Renè Gruau è stato uno dei più importanti creatori di immagini pubblicitarie del Novecento. Celebre in tutto mondo, ha segnato l’estetica nel campo della moda e dell’illustrazione con il suo straordinario talento nel disegno, che ha dato vita a incantevoli figure femminili: raffinate, seducenti, sorridenti, impeccabili nel trucco e dallo sguardo gioioso. Dalla sua matita sono uscite celebri pubblicità per note maison di moda francesi, quali Dior, Balmaine Balenciaga, per i cosmetici Elizabeth Arden e Rouge Baiser, per i tessuti e gli speciali filati delle industrie italiane Bemberg e Trasformazioni Tessili, con le quali ha intrecciato sodalizi artistici pluridecennali.

René Gruau Tomba a Rimini

Renè Gruau è originario di Rimini e riposa nel famedio del Cimitero Monumentale della città, poco lontano da Federico Fellini, con una tomba monumento realizzata da Vittorio d’Augusta.

René Gruau è il nome d’arte che unisce le radici familiari italo-francesi di Renato Zavagli Ricciardelli delle
Camminate
, nato il 4 febbraio del 1909 in una villa sul colle di Covignano dal conte Alessandro e della parigina Marie Gruau de la Chesnaie.

Visse a Rimini stabilmente nel periodo della sua infanzia, solamente nella stagione estiva in quello della sua giovinezza. Di innato talento, non frequentò mai scuole artistiche ma disegnò moltissimo fin da bambino, traendo ispirazione dagli abiti della madre, dalle riviste di moda che lei leggeva, dal lussuoso mondo che frequentava. Con la sua passione per l’eleganza e la vita mondana, la madre influì notevolmente sulle scelte del figlio. Separatasi ben presto dal marito, negli anni Trenta si trasferì a Milano, dove il giovane Renato iniziò una brillante e prolifica carriera di illustratore di moda. E’ da allora che firmò le opere con una G sormontata da una stella, l’inconfondibile sigla di Gruau nata casualmente. Il primo disegno scelto e pubblicato dalla rivista di moda “Lidel” aveva una macchiolina di inchiostro, molto simile a una stella, accidentalmente caduta sulla parte inferiore del foglio, che l’artista scelse come logo da apporre vicino alla sua firma e dal quale non si separò mai.

Trasferitosi a Parigi, dal dopoguerra divenne uno dei più ricercati ideatori di immagini pubblicitarie, create da una linea estremamente evocativa che traccia la silhouette delle figure. L’importanza di Gruau nel campo dell’arte grafica e in particolare della pubblicità è manifestata dalle numerose mostre monografiche che sono state organizzate a partire dal 1974 in molte città europee (Foto 2) e dalla scelta del Museo della Pubblicità di Parigi (parte del Musée des Arts Décoratifs) di aprire i battenti nel 1999 con un’esposizione monografica dedicata all’attività di Renè Gruau.

Parigi è una città particolarmente legata a Gruau, dove si è svolta principalmente la sua brillante carriera nel mondo della moda, al fianco di straordinari couturie e lavorando per diverse prestigiose riviste di moda, quali Femina”, “Marie Claire”, “Vogue”.

Dal 1957 egli ha inoltre disegnato le affiches delle riviste che si sono avvicendate sui famosi palcoscenici del Moulin Rouge e del Lido, evocando la straordinaria bellezza e la spumeggiante allegria delle ballerine. (IMMAGINE 3)

A Parigi, Gruau ha intessuto con Christian Dior un lungo sodalizio artistico. Gruau ha firmato ai tempi del lancio del New Look le illustrazioni degli abiti Dior, unitamente a quelle dei suoi profumi, a partire dal 1947, quando ha ideato la pubblicità per la neonata fragranza Miss Dior. È una pubblicità che farà scuola, dove non pone la bottiglia del profumo bensì una mano raffinata, femminile appoggiata su una zampa di leopardo. Le inebrianti profumazioni di Diorissimo, per la campagna del 1956 sono invece evocate dal bouquet di fiori che tiene fra le mani di una donna ritratta di spalle, in elegante abito con profonda scollatura.

A differenza del linguaggio pubblicitario attuale Gruau non disegnava il prodotto da reclamizzare ma atmosfere che rimandano all’oggetto, come nel caso delle famose campagne pubblicitarie del rossetto Rouge Baiser, dove non compare mai il cosmetico bensì la donna truccata con esso.

Atteggiata in pose studiate, fascinosa ed altera, vediamo la “femme Gruau” fasciata in lunghi abiti da sera, con le spalle scoperte o protette da candide pellicce, le mani guantate di nero. Con i capelli ben acconciati oppure nascosti da un cappello, il volto incorniciato da orecchini, è ricca di charme e maestra di seduzione. Il volto ben truccato è spesso ridente, come quello della Sirena di Rimini avvolta nella sua coda, che è allo stesso tempo un vestito da sera turchese, punteggiato di lustrini bianchi, che sono gli schizzi dell’acqua da cui emerge con un ombrellone giallo.

E’ il manifesto che Gruau ha realizzato nel 1993 per il Comune di Rimini, in occasione dei 150° anniversario dei Bagni di Mare, quando è stato edito il bel catalogo curato da Andrea Pollarini che contiene un’intervista a Gruau di Laura Fontana.

La gaiezza della sirena, l’ombrellone e gli spruzzi d’acqua evocano egregiamente la calda stagione estiva ed i suoi allettanti divertimenti. Peculiare dello stile di Gruau è l’elisione, la copertura di una parte del volto, per catturare potentemente l’attenzione del riguardante, stimolato a completare le parti mancanti con la sua fantasia. E’ un ‘trucco’ nel campo della reclame già utilizzato da uno dei fondatori della grafica pubblicitaria, Henry de Toulose-Leutrec, la cui opera è stata sicuramente fonte di ispirazione per Gruau, che ha guardato inoltre, come avevano già fatto impressionisti e post impressionisti, anche alla grafica delle stampe giapponesi, connotate dal segno nero e sinuoso.

La grandezza di Gruau risiede inoltre nell’inconfondibile tratto serpentino e nella raffinata essenzialità dei colori impiegati, il bianco, il nero ed il rosso.

Nel suo segno grafico sinuoso e deciso ci sono echi anche del liberty ed in particolare dell’estro di un grande cartellonista italiano, Marcello Dudovich. Apparentemente semplici, le sue immagini pubblicitarie sono frutto di un lungo lavoro di elaborazione di numerosi schizzi eseguiti con una modella in carne e ossa “perché la moda si porta addosso, un abito indossato da una donna e non da un manichino prende forma, la stoffa cade in un certo modo, la luce illumina certi punti” come ha raccontato lui stesso (René Gruau, catalogo della mostra, 1993, p. 28)

Anche l’uomo è stato rappresentato da Gruau nel corso della sua lunga attività, impeccabile e serioso in giacca e cravatta oppure gaudente in abiti casual. La sua immagine compare insieme alla figura femminile, creando una situazione che rinvia al prodotto da reclamizzare. E’ il caso, ad esempio, della pubblicità del 1967 delle calze Otralion della azienda Bemberg, in cui le gambe di un uomo e di una donna sotto al tavolo evocano la complicità ed il dialogo dei due personaggi.

Per un tuffo nella straordinaria arte grafica di Renè Gruau basta andare al Museo della Città di Rimini dove, dal 15 dicembre 2010, è presente uno spazio espositivo dedicato al grande grafico riminese noto in tutto il mondo, parte di una donazione di opere perfezionata con il figlio adottivo Aldo, che comprende litografie, manifesti, disegni, libri e cartelli vetrina, in parte esposta e in parte nei magazzini


Il Fondo Gruau riminese comprende anche l’immagine del manifesto realizzato per i 20 anni della “La Dolce Vita” di Federico Fellini, che presenta in primo piano l’iconica e sinuosa figura di Anita Ekberg.

Michela Cesarini racconta René Gruau

Le affascinanti creazioni del grande illustratore di moda conosciuto in tutto il mondo per la sua arte immorale.

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Michela Cesarini – BIO

La storia dell’arte è da sempre la mia passione e sono riuscita a farne il mio mestiere.

Dopo la laurea nel 1996 all’Università degli Studi di Firenze ho iniziato a collaborare con il Museo della Città di Rimini, per il quale ho schedato il patrimonio storico-artistico e ideato percorsi di valorizzazione. Nel 2000 mi sono occupata delle opere della donazione Gruau, lavoro confluito nel 2003 nella cura della mostra René Gruau. Né à Rimini, créateur de rêves” all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.

Mi piace dedicarmi alla divulgazione della storia e dell’arte del territorio riminese. Nel 2011 ho creato Discover Rimini, attività professionale che opera nel campo del turismo culturale e realizza percorsi che intendono far scoprire una Rimini diversa dal sentire comune, non solamente luogo di mare, ma città storica con tesori d’arte importanti e figli illustri, che hanno portato il nome di Rimini nel mondo con i loro talenti.

All’attività di divulgazione affianco quella di insegnamento: sono docente di storia dell’arte al Liceo “Cesare-Valgimigli” di Rimini (il liceo dove ha studiato Federico Fellini) e insegno Storia e critica dell’arte moderna e contemporanea all’Istituto di Scienze Religiose “A. Marvelli” Diocesi di Rimini, San Marino – Montefeltro