I 2000 volumi che lo zio Federico custodiva a Roma nella casa di via Margutta e nello studio di Corso Italia, da 27 anni sono con me a Rimini e mi tengono compagnia.
Gli argomenti dei volumi spaziano dalla psicoanalisi, alla narrativa (Jung, Poe, Kafka, Leopardi, Cervantes, Dickens, Simenon, Kundera), dalla pittura ai fumetti (Picasso, Bosch, Bruegel, Little Nemo, Salgari).
Mi raccontano di un lettore curioso, che amava condividere coi suoi più stretti collaboratori le letture, tanto da regalare copie e copie dei libri che lo appassionavano, acquistandoli appositamente nella libreria di via del Babuino a Roma o come gesto d’affetto attingendo dalla sua libreria personale.
L’altro giorno me ne è capitato uno tra le mani mentre li spolveravo, con dedica dell’autrice: ‘Con amicizia Paola Giovetti’.
Chi è Paola Giovetti?
Giornalista e scrittrice, nata a Firenze nel 1938, risiede a Modena.
Laureata in lettere presso l’università di Bologna, si è dedicata per qualche tempo all’insegnamento coltivando al tempo stesso l’interesse per le tematiche esoteriche e spirituali; a queste si dedica da molti anni a tempo pieno.
Collabora a testate nazionali, al mensile “Giornale dei Misteri”, alla rivista medica mensile “Cuore e salute”, è titolare di una rubrica sulla rivista “Astra”, è direttore della rivista trimestrale “Luce e Ombra”, la più antica (anno di nascita 1900) e prestigiosa rivista italiana dedicata alla ricerca psichica, organo della Fondazione/Biblioteca Bozzano-De Boni di Bologna, la maggior biblioteca specializzata in Italia. Di tale Fondazione è vice-presidente.
È autrice di oltre trenta saggi su tematiche esoteriche e spirituali, frutto sempre di ricerche personali. Partecipa a programmi radiofonici e televisivi e a congressi nazionali e internazionali.
Paola, è soprattutto un’amica della Famiglia Fellini da anni.
A voi il piacere della lettura del racconto del suo incontro con lo zio Federico.
…….‘Alla fine degli anni Ottanta ebbi occasione di conoscere Federico Fellini, che come è noto era molto interessato al Mistero e in generale ai fenomeni paranormali.
Ci conoscemmo perché lui mi cercò.
Gli era venuta l’idea di girare un film sulla più famosa medium italiana, Eusapia Palladino,di origine pugliese, vissuta tra Otto – e Novecento, personaggio certamente affascinante come l’epoca in cui era vissuta, e cercava notizie su di lei: testimonianze, articoli, libri.
Sperava che lo potessi aiutare.
Naturalmente mi prestai molto volentieri e presso la Biblioteca Bozzano – De Boni di Bologna, specializzata nella ricerca psichica, trovai quanto serviva.
Raccolsi il materiale e glielo portai a Roma.
Ci incontrammo alcune volte per parlare del progetto, a Cinecittà, a casa sua, anche al suo ristorante preferito, la Cesarina.
Una volta mi portò da Tonino Guerra, sarebbe stato lui a occuparsi della sceneggiatura.
Il film – credo l’ultimo al quale Fellini pensò – poi non si fece perché non si trovò il produttore, e poco tempo dopo Fellini si ammalò.
Mi resta il ricordo dell’ affascinante personalità di Fellini e il rimpianto che non gli sia stato possibile realizzare un film che gli avrebbe consentito di raccontare quella medium straordinaria e insieme, mi disse, anche la Napoli di quell’epoca.
Paola Giovetti
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