di Francesca Fabbri Fellini
Nell’era del Metaverso in cui Beeple (l’artista digitale americano Mike Winkelmann, classe 1981 ) ha venduto la sua opera “Everydays”: ‘The First 5000 Days’, (un collage di 21.069 x 21.069 pixel delle sue prime cinquemila opere giornaliere), venduto all’asta da Christie’s per 69,3 milioni di dollari con relativo NFT (certificato digitale), tutto si sposta verso gli ambienti virtuali: l’arte, la cultura, la moda o il gaming.
“Siamo all’inizio del prossimo capitolo di internet e del prossimo capitolo della nostra società” ha detto Mark Zuckenberg nell’ottobre scorso annunciando il cambiamento del nome della sua società in META che significa Oltre, per riflettere il ruolo centrale del cosiddetto ‘Metaverso’, un luogo dove giocheremo e ci connetteremo in 3D.
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Per approfondire l’argomento sull’arte digitale ho raggiunto Vincenzo Bordoni : critico d’arte, curatore, esperto del mercato NFT, creatore del Metaverso MARTIX e direttore della Galleria d’Arte “Il Barattolo”.
Vincenzo Bordoni – BIO
Critico d’Arte, curatore, esperto del mercato NFT, creatore del Metaverso MARTIX e direttore della Galleria d’Arte “Barattolo“, ha collaborato tra gli altri, come vlogger Art-addicted per Exibart e con Artelnvestimenti come presentatore e consulente/gestore della sua collezione NFT.
Ha creato i format dedicati all’Arte, su internet, con il più alto numero di fidelizzazione e di visualizzazioni (più di 1 MILIONE di visualizzazioni totali).
Due pubblicazioni già all’attivo: “vKIabe on: Art“ (tratto dall’omonimo format) e “l’Arte del Cosplay” (entrato nella top 10 di Amazon sull’arte, critica e teoria).
Da cinque anni è un performer teatrale.
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